Dall’Australia alla Siberia, dall’Europa alla California, il cambiamento climatico sta mostrando uno dei suoi lati più impattanti e devastanti: la stagione degli incendi nell’ultimo secolo è aumentata per frequenza, estensione e intensità, nella percentuale del 15% negli ultimi 50 anni.
Il riscaldamento globale produce grandi cambiamenti nel ciclo delle piogge, nella quantità di acqua e umidità presente nel terreno, nell’energia dei venti, nelle frequenti siccità, nell’inaridimento, nella progressiva desertificazione che avanza nel pianeta al ritmo di 11 milioni di ettari l’anno.
A questo scenario già di per sé inquietante, si aggiunge quello che viene definito “impatto umano diretto”: degrado, consumo insostenibile, deforestazione, mancata gestione, abbandono.
Tutti questi fattori di rischio danno luogo alla possibilità reale che gli incendi si trasformino in veri e propri megafires (quando non addirittura gigafires): roghi sempre più grandi per dimensione del fronte delle fiamme, per superficie attraversata, per velocità di propagazione, per temperatura raggiunte. Vere e proprie catastrofi climatiche, colpo di coda del global warming. Solo negli stati uniti negli ultimi 40 anni il numero degli incendi è aumentato del 1000%.
La mappa della NASA in tempo reale
La mappa attiva del fuoco è un servizio prodotto e offerto dalla NASA, che sulla base di dati satellitari ricavati con lo strumento Modis offre una visualizzazione degli incendi in tempo reale, con un ritardo di circa tre ore dalla rilevazione.
Ogni anno nel mondo bruciano più di 50 milioni di ettari di foreste e l’impatto sull’inquinamento atmosferico a livello planetario è significativo poiché la combustione delle biomasse contribuisce all’aumento globale dei gas responsabili dell’effetto serra, come l’anidride carbonica.
Grazie ai dati ricavabili dal FIRMS è possibile produrre statistiche sulle varie tipologie di incendi, stimare i danni, il contributo all’inquinamento, attuare piani di prevenzione. Soprattutto è possibile valutare con grande precisione gli effetti ambientali in termini di distruzione e inquinamento.
La situazione in Italia
Dall’inizio dell’anno ad oggi in Italia sono stati avvolti dalle fiamme oltre 140mila ettari di boschi, un’area grande quanto le città di Venezia, Genova, Torino, l’Aquila e Napoli messe insieme: dati che mostrano la drammatica situazione che riguarda il mondo nella sua totalità.
Stando ai dati dell’European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione europea, che fotografa gli incendi a partire dal 2008, nell’intero 2017 in Italia erano andati in fumo 141mila ettari, una superficie che il 2021 ha già raggiunto ad agosto. Nel 2018 erano bruciati 14mila ettari, 37mila nel 2019 e 53mila nel 2020.
Prevenzione antincendi
Sui luoghi di lavoro
L’ art. 46 del D.Lgs 81/08 individua quelle che sono le principali disposizioni che disciplinano la prevenzione antincendio sui luoghi di lavoro. Queste disposizioni seguono le linee di principio generali e introducono il ruolo cardine del corpo dei Vigili del Fuoco che, sia a livello centrale che periferico, assume importanza strategica dal punto di vista funzionale ed operativo, come nucleo territoriale preposto alla vigilanza, alla supervisione e alle attività di consulenza.
Non viene individuato solo il ruolo cardine del corpo dei Vigili del fuoco ma, fermo restando le attribuzioni di responsabilità delle aziende che ricadono come sempre sul datore di lavoro, il Testo Unico ha permesso di uniformare e ottimizzare le strategie utili a contrastare il rischio di incendi e scongiurare eventuali morti e ferimenti all’interno di capannoni, magazzini, uffici, spazi commerciali, fiere e non solo. I presupposti della prevenzione obbligatoria in Italia si fondano su tre aspetti in stretta relazione fra loro:
1) Valutazione del rischio
Rappresenta un’analisi accurata, effettuata da un professionista e concretizzata nella redazione di un report, definito tecnicamente Documento di Valutazione del Rischio (o DVR), che esamina i vari rischi potenziali (incendi, esplosioni, contaminazioni biologiche e così via).
2) Progettazione e revisione dell’impianto antincendio
Il DVR deve portare a una successiva progettazione o revisione dell’impianto antincendio dell’edificio. Questo sarà realizzato nel rispetto delle normative previste in materia, tenendo conto della metratura totale dei locali, del numero di persone che fruiscono dello spazio, della dislocazione delle vie di fuga, della presenza di ascensori… vale per le aziende ma vale anche per i cinema, i teatri e altri luoghi pubblici: ogni variabile determina una configurazione o revisione dell’impianto antincendio più o meno complessa, con l’ausilio, se necessario, di tecnologie di sicurezza di ultima generazione.
3) Formazione del personale
L’ultimo punto prevede la formazione del personale, e in particolare la nomina di uno o più Addetti alla Sicurezza Antincendio (altro obbligo riportato nel Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro).
In ambito domestico e in natura
Se in ambito lavorativo la legge italiana è senza dubbio all’avanguardia per quanto concerne la prevenzione e la salvaguardia del personale, sul fronte degli incendi boschivi e degli incendi domestici non esiste di fatto alcun obbligo e percorso formativo.
Spetta al singolo adottare forme di prevenzione autonoma. I Vigili del fuoco, come accorgimenti di sicurezza, suggeriscono:
- evitare di gettare mozziconi di sigaretta lungo la strada;
- non lasciare stufe, caminetti o fuochi accesi;
- effettuare regolarmente i controlli dell’impianto di riscaldamento (ne parliamo nello specifico QUI);
- mantenere puliti i terreni boschivi di proprietà;
- coinvolgere un tecnico nella progettazione di un impianto antincendio domestico.
GTP: servizi di prevenzione e formazione antincendio
La GTP si presenta come azienda leader anche nell’ambito di prevenzione e sicurezza antincendi, offrendo tra i suoi servizi:
- consulenza antincendio per nuove realizzazioni o adeguamento di strutture esistenti;
- progettazione antincendio per l’ottenimento del Parere di conformità;
- redazione di pratiche e modulistica per l’ottenimento del Certificato di prevenzione incendi.
Inoltre, nei termini di progettazione e adeguamento, la GTP si propone a supporto di aziende e progettisti nello studio di adeguate tecnologie e soluzioni antincendio.
Anche nell’ambito della sicurezza preventiva, la GTP offre nello specifico corsi di formazione di addetti sia per quelle aziende che risultano a basso rischio, che per quelle ad alto rischio.